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Soundbites e live audio rooms: la nuova frontiera di Facebook
Sempre più importante, lo storytelling è diventato un modo per fare socialità al tempo di pandemia, restrizioni e limitate interazioni. Infatti tutti abbiamo storie da condividere con gli altri: dai nostri amici più intimi sino al mondo intero inteso come pubblico.
Soundbites e live audio rooms: la nuova frontiera di Facebook

Sommario Sempre più importante, lo storytelling è diventato un modo per fare socialità al tempo di pandemia, restrizioni e limitate interazioni. Infatti tutti abbiamo storie da condividere con gli altri: dai nostri amici più intimi sino al mondo intero inteso come pubblico.

Facebook parte al contrattacco per rilanciare il suo sviluppo: elemento chiave di questo concetto è l’audio. Due sono le nuove features annunciate: i soundbites live audio rooms.

Tramite lo storytelling e l’audio possiamo quindi creare legami duraturi e reali con gli altri. Ecco perché le esperienze audio hanno assunto un valore crescente nell’ultimo periodo.

I soundbites e live audio rooms

Tutti questi strumenti e migliorie permetteranno agli utenti di Facebook di crearei soundbites.

soundbites sono brevi brani audio (audio clip) per raccontare storie, aneddoti, scherzi, battute, poesie e tutto quello che si può immaginare. I soundbites sono stati delineati e verranno testati nel corso dei prossimi mesi per svilupparli appieno.

Centrale in questo processo di sperimentazione è la collaborazione con vari creatori come il comico Drew Lynch, la paladina della facilità d’accesso Lolo Spencer oppure il visionario imprenditore Tobe Nwigwe.

Le Live Audio Rooms (LAR) sono infine pensate per le comunità di ascoltatori appassionati che potranno interagire e discutere dell’argomento d’interesse. Le Live Audio Rooms saranno testate nei gruppi diventando così disponibili per il testing per oltre 1 miliardo e 800 milioni di persone.

Elemento di unione tra le due novità è la comunicazione con audio clip che sarà l’asse centrale delle LAR e che verrà implementata sulle app di Facebook e Messenger. Inoltre sarà possibile registrare le conversazioni e condividerle.

In arrivo anche i Podcast!

Altra novità sostanziale è l’arrivo sulla piattaforma FB dei podcast. Con già oltre 170 milioni di fruitori, i podcast raccolgono un pubblico vasto ed eterogeneo che tuttavia era obbligato ad uscire dall’app per ascoltare i podcast.  D’ora in avanti però, sarà possibile ascoltare i proprio podcast preferito direttamente sull’app Facebook oppure tenendola in background. Inoltre, verrà integrato nell’app un sistema per connettere creatori di podcast ed ascoltatori tramite l’app.

Facebook e l’esperienza audio

Facebook vuole capitalizzare sulla crescita dell’esperienzialità audio sulle sue piattaforme, dalle chiamate ai messaggi vocali su WhatsApp e Messenger. L’obiettivo è rendere la registrazione più semplice  e divertente con l’aggiunta di nuove feature quali l’inserimento di suoni e clip.

Anche se c’è richiesta di audio, i migliori strumenti di creazioni rimangono nicchia per pochi. Non a caso emergono due problematiche:

  • Trovare e condividere contenuti audio di qualità è difficile
  • È difficile e troppo complicato creare una conversazione in remoto

L’azione di Facebook si sta concentrano sullo sfruttamento delle tecnologie audio per ottenere:

  • miglioramenti alla qualità audio
  • sottotitoli sincronizzati
  • traduzioni
  • miglior resa audio

In pratica, rendere la presenza audio più coinvolgente e stimolante per far sì che gli utenti possano avere un’esperienza sociale completa connettendo le persone perché parlino di ciò che interessa loro.

Gli strumenti audio di Facebook

Primo tassello è lo sviluppo di nuovi strumenti di creazione audio alla portata di tutti, professionisti e principianti. Si è investito in tecnologie audio come la dettatura (speech-to-text) e la modifica del suono con effetti. Migliorare la qualità dell’audio attraverso strumenti integrati nell’app di Facebook come filtri, effetti sonori e vocali e mixer.

Facebook audio: accessibilità ed integrazione

Facebook punta a creare un’intersezione di formati audio facendo confluire formati di testo, audio e video. Così, ad esempio, in una live audio un creatore potrà trasformare una conversazione in un podcast cosicché tutti lo possano riascoltare. Cruciale sarà la possibilità per i creatori audio di sostentarsi economicamente per poter garantire loro un ritorno economico tramite l’uso di internet attivato con le offerte.

L’ideale è infine combinare tutti questi elementi tramite la app di Facebook per offrire nuovi contenuti e nuove modalità di interazione agli utenti del colosso dei social media.

L’esempio di Clubhouse

Il nuovo percorso tracciato da Facebook sembra aver preso spunto da un social media nato l’anno scorso, Clubhouse. Questo nuovo social media combina tre caratteristiche interessanti:

  1. Il basarsi sui messaggi audio per l’interazione tra utenti
  2. L’uso delle stanze, ovvero gruppi su cui si basano le conversazioni e l’organizzazione stessa di Clubhouse
  3. L’esclusività: si può accedere solo tramite invito

 

Clubhouse è schizzata alle stelle in termini di investimenti ricevuti e popolarità grazie sia al sostegno di figure del calibro di Elon Musk che ha fatto il suo esordio parlando della sua azienda il 31 gennaio sia grazie alle circostanze della pandemia che hanno accresciuto l’uso dei social.

Clubhouse sembra incarnare le nuove direzioni intraprese dal mondo dei social: contenuti momentanei, uso dell’audio e riservatezza/esclusività. E, a giudicare da quanto viene dichiarato, anche Facebook sembra aver intrapreso la stessa strada.

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